Facebook Spaces e realtà aumentata: le scommesse di Zuckerberg

Vi ricordate la scena di Mark Zuckerberg che entrava nella platea gremita del Mobile World Congress di Barcellona del 2016? Tutti i giornalisti e accreditati indossavano visori Gear VR, creando un effetto che a qualcuno ha fatto sovvenire a tanti qualche distopia in stile “Black Mirror”.

Quel giorno Mr. Zuckerberg aveva annunciato che una divisione interna del colosso di Menlo Park avrebbe lavorato su una versione virtuale del social network. Adesso il prodotto di quel team è giunto a maturazione.

Il CEO direttamente dal palco della F8, la conferenza dedicata agli sviluppatori di Facebook a San Jose (California) ha annunciato il lancio di Facebook Spaces, un’applicazione per la realtà virtuale che sarà disponibile fin da subito in versione beta sull’Oculus Rift, il visore VR di Facebook. Ma le novità non finiscono qui.

Messenger, sempre più al servizio delle aziende

Nato come servizio accessorio a Facebook, soprattutto per agevolare la messaggistica e inizialmente porsi in concorrenza con Whatsapp e Skype, Messenger sta diventando sempre più una piattaforma integrata: dai pagamenti (idea rubata alla cinese WeChat), ai giochi condivisi, e infine i bot per le chat di gruppo (intuizione mutuata da Telegram).

Per gli utenti business, che accedono a Messenger soprattutto per la gestione della pagina, Facebook sta mettendo in campo Wit.ai – il suo motore per l’intelligenza artificiale – per implementare le risposte automatiche che già sono in uso da circa un anno. Le “Smart Replies” daranno indicazioni alle domande più frequenti poste dagli utenti, che spesso costringono i social media manager a rimanere attenti alle notifiche h24.

Facebook, allo stesso tempo, migliorerà anche la sezione Analytics delle pagine, sfruttando gli algoritmi di apprendimento automatico. Questo aiuterà i gestori a comprendere meglio il proprio pubblico di riferimento e i contenuti che creano maggiore interesse.

Sul versante più entertainment spicca il servizio di musica in streaming integrato nella chat di Messenger. Si parte con Spotify ma dovrebbe arrivare presto anche Apple Music.

Facebook Spaces e realtà aumentata

Un fotogramma della presentazione di Facebook SpacesA molti sicuramente ricorderà Second Life, l’universo parallelo popolato di avatar lanciato nel 2003. Solo che stavolta ci saranno i propri amici reali. Facebook Spaces, al momento disponibile solo per Oculus Rift, permetterà di vivere un’esperienza virtuale in 3D, interloquire con i propri contatti senza scrivere messaggi.

Si può accedere con il proprio avatar ed entrare in contatto con un numero massimo di 4 utenti. All’interno di questa dimensione sarà possibile anche disegnare, usare il selfie stick virtuale, fruire di video a 360 gradi e fare video chiamate su Facebook Messenger. Chi non è provvisto di Oculus VR in questo caso vedrà una versione di Facebook Spaces in 2D.

Probabilmente questa feature nasce per creare hype soprattutto tra i millenials, andando ulteriormente a scalfire il pubblico di Snapchat. A ciò si somma l’intenzione di introdurre filtri e funzionalità di realtà aumentata anche all’interno della nuova fotocamera lanciata in contemporanea con l’arrivo della funzione Storie.

La realtà virtuale adottata da Facebook Spaces non è che al grado uno delle sue vere potenzialità, infatti per vedere questo settore di sviluppo maturo dovremmo ancora aspettare dai 5 ai 10 anni.

“Abbiamo appena scalfito la superficie della tecnologia di social VR” ha dichiarato Rachel Franklin, capo del gruppo social VR. “In futuro, continueremo a trasformare il modo in cui le persone in tutto il mondo restano connesse con le loro comunità e i propri cari. Non vediamo l’ora di arrivarci”.

Vi ricordate la scena di Mark Zuckerberg che entrava nella platea gremita del Mobile World Congress di Barcellona del 2016? Tutti i giornalisti e accreditati indossavano visori Gear VR, creando un effetto che a qualcuno ha fatto sovvenire a tanti qualche distopia in stile “Black Mirror”.

 

 

Quel giorno Mr. Zuckerberg aveva annunciato che una divisione interna del colosso di Menlo Park avrebbe lavorato su una versione virtuale del social network. Adesso il prodotto di quel team è giunto a maturazione.

Il CEO direttamente dal palco della F8, la conferenza dedicata agli sviluppatori di Facebook a San Jose (California) ha annunciato il lancio di Facebook Spaces, un’applicazione per la realtà virtuale che sarà disponibile fin da subito in versione beta sull’Oculus Rift, il visore VR di Facebook. Ma le novità non finiscono qui.

 

Messenger, sempre più al servizio delle aziende

Nato come servizio accessorio a Facebook, soprattutto per agevolare la messaggistica e inizialmente porsi in concorrenza con Whatsapp e Skype, Messenger sta diventando sempre più una piattaforma integrata: dai pagamenti (idea rubata alla cinese WeChat), ai giochi condivisi, e infine i bot per le chat di gruppo (intuizione mutuata da Telegram).

Per gli utenti business, che accedono a Messenger soprattutto per la gestione della pagina, Facebook sta mettendo in campo Wit.ai – il suo motore per l’intelligenza artificiale – per implementare le risposte automatiche che già sono in uso da circa un anno. Le “Smart Replies” daranno indicazioni alle domande più frequenti poste dagli utenti, che spesso costringono i social media manager a rimanere attenti alle notifiche h24.

Facebook, allo stesso tempo, migliorerà anche la sezione Analytics delle pagine, sfruttando gli algoritmi di apprendimento automatico. Questo aiuterà i gestori a comprendere meglio il proprio pubblico di riferimento e i contenuti che creano maggiore interesse.

Sul versante più entertainment spicca il servizio di musica in streaming integrato nella chat di Messenger. Si parte con Spotify ma dovrebbe arrivare presto anche Apple Music.

 

Facebook Spaces e realtà aumentata

Un fotogramma della presentazione di Facebook SpacesA molti sicuramente ricorderà Second Life, l’universo parallelo popolato di avatar lanciato nel 2003. Solo che stavolta ci saranno i propri amici reali. Facebook Spaces, al momento disponibile solo per Oculus Rift, permetterà di vivere un’esperienza virtuale in 3D, interloquire con i propri contatti senza scrivere messaggi.

Si può accedere con il proprio avatar ed entrare in contatto con un numero massimo di 4 utenti. All’interno di questa dimensione sarà possibile anche disegnare, usare il selfie stick virtuale, fruire di video a 360 gradi e fare video chiamate su Facebook Messenger. Chi non è provvisto di Oculus VR in questo caso vedrà una versione di Facebook Spaces in 2D.

Probabilmente questa feature nasce per creare hype soprattutto tra i millenials, andando ulteriormente a scalfire il pubblico di Snapchat. A ciò si somma l’intenzione di introdurre filtri e funzionalità di realtà aumentata anche all’interno della nuova fotocamera lanciata in contemporanea con l’arrivo della funzione Storie.

La realtà virtuale adottata da Facebook Spaces non è che al grado uno delle sue vere potenzialità, infatti per vedere questo settore di sviluppo maturo dovremmo ancora aspettare dai 5 ai 10 anni.

“Abbiamo appena scalfito la superficie della tecnologia di social VR” ha dichiarato Rachel Franklin, capo del gruppo social VR. “In futuro, continueremo a trasformare il modo in cui le persone in tutto il mondo restano connesse con le loro comunità e i propri cari. Non vediamo l’ora di arrivarci”.

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